Saper vedere

Due parole che insieme definiscono la possibilità di un nuovo sguardo sul mondo.
L’autunno ci invita a cogliere le sfumature di una palette di colori ogni giorno differente, che vira dai grigi e azzurri, bianchi del cielo e delle nuvole, fino ai toni del marrone e beige dei dei suoi frutti, passando per gli arancioni, i rossi e i gialli intensi delle foglie che perdono lentamente la loro clorofilla. Una stagione che ci invita al raccoglimento ma anche a dedicarci ad attività di nutrimento che possano sostenerci quando arrivano le stagioni fredde.
Ecco perchè proprio in autunno vorrei offrirti l’occasione di mettere le mani nei colori e nei materiali artistici, anche quelli che provengono dalla natura, per ri-connetterti alla tua natura in modo creativo, sfruttando l’energia dei colori!
Li definisco “incontri” perchè quello che avviene è l’incontro con se stessi, con i materiali artistici e con gli altri. Fare insieme attiva l’energia del gruppo, in cui sentirsi accettati, accolti e non giudicati per ciò che si è e per ciò che si fa.
ll Fare Creativo parte dal guardare, toccare, conoscere ogni singolo materiale per poi utilizzarlo nella creazione di un’opera che diventa artistica perché realizzata mettendo insieme ciò che abbiamo a disposizione attraverso le nostre mani. Ogni incontro presuppone una stimolazione o ispirazione da parte della conduttrice che ti accompagna alla realizzazione di qualcosa che prima non c’era. Ogni opera ha una sua dignità ed è costruita in quello specifico momento, dove si esplora anche il proprio mondo interno grazie all’ esperienza con quello esteriore. Non c’è bisogno di avere competenze artistiche perché come diceva Joseph Beuys ogni uomo (e donna) è un artista. Basta mettersi in gioco e provare a vedere che cosa succede.
Vuoi provare?
A breve partirà un gruppo di adulti a Vaprio d’Adda (MI).
(Puoi anche solo provare una volta e poi decidere se fa per te)
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Se vuoi saperne di più scrivimi: vivianavisconti.arte@gmail.com

La mia mappa

Agosto è un mese strano. Ci si sente in vacanza ma si percepisce anche la fine di questo periodo di luce e giornate lunghe che è l’estate. Si vorrebbe vivere sempre così, con vestiti leggeri, a contatto con la natura, respirando seppur per poco una sensazione di libertà. Ma sappiamo che c’è un po’ di settembre anche nel mese di agosto, che fa capolino e che ci attende con la narrazione diffusa del “ricominciare”. Non è per tutti così, non tutti facciamo lavori tradizionali, alcuni di noi vivono il tempo del lavoro in maniera diversa, staccano poco e vivono i tempi di vuoto in modo più vario, durante l’anno intero. Agosto-vacanza settembre-ripartenza, sono solo definizioni che gli diamo noi e che a volte finiscono per farci sentire il loro peso addosso. Il peso delle parole che racchiudono. Ed ecco poi la narrazione del “back to…”, che non tarda ad arrivare con il suo carico di ansia e aspettative. Come se per tutti fosse uguale, o forse è solo un modo per generalizzare, ma il tempo non scorre a colpi di “back to…” o di foto di instagram. Io quest’anno vorrei vivere questo periodo di transizione in modo diverso e perciò mi sono affidata all’arte, che mi dà sempre una lettura alternativa, un punto di vista differente, utile per non sentirsi ingabbiati in messaggi che non mi appartengono. Ed ecco la mappa che mi accompagnerà nei mesi autunnali, quando perderò la strada o avrò bisogno di orientarmi nel cambio di stagione. Potrò ritrovarmi, capire dove sono, quali passi ho già compiuto e quale sarà la direzione da seguire. Una mappa liquida, fluida, fatta con la delicatezza e l’imprevedibilità dell’acquarello, un materiale che prediligo per la sua libertà di azione.
La traiettoria poi è tutta lì, tangibile su carta, da poter rivedere, toccare, sentire. L’arte analogica non passa, è lì presente, qualcosa che prima non c’era e adesso c’è.

E tu? Ti piacerebbe disegnare la tua mappa per i prossimi mesi? Che colori utilizzeresti e quali parole? Se vuoi condividilo con me qui: vivianavisconti.arte@gmail.com

Una cartolina per me

Questa è la cartolina che ho realizzato durante l’incontro “Raccogliere, parole immagini dal mondo dell’educazione” di Associazione Metas dedicato al lavoro educativo e di relazione. Alla vigilia del primo maggio abbiamo riflettuto su questa parola, nei nostri ambiti di attività, grazie ad un’attivazione presa in prestito dall’arteterapia. Le immagini, tra disegno e collage, ci hanno aiutati a focalizzarci sul nostro sentire, rispetto alla nostra professione. Ed ecco che mi sono fatta coinvolgere anche io e l’immagine che ho raccolto è quella di piatti e ciotole concentriche che contengono un cucchiaio colorato. Sì perchè ciò che offro nel mio lavoro di arteterapista, ma anche di educatrice, è qualcosa di nutriente e colorato, che permette il benessere dell’altro. Mentre riguardo questa immagine, vedo le relazioni che dal centro si irradiano verso l’esterno, gli intrecci che si creano con le persone, gli incontri, i pezzi di strada fatti insieme, che mi fanno sentire grata di ciò che faccio. Sì, perchè il mio lavoro è un fare. Creare è un’azione concreta, che lascia una traccia, una testimonianza, come in questo caso.
Ma per “fare per l’altro” è necessario che io sia centrata come quei piatti concentrici, che sia a mia volta nutrita dalla serenità del fare. Non troppo agitata da questo fare, ma calma e ferma. Allora sì che il dare diventa anche un ricevere. L’attenzione all’altro, diventa attenzione a me e al mio di sentire. Certo non è facile e il tempo è sempre poco, però non è la quantità che conta, ma le occasioni che si creano per stare bene: un momento formativo, un corso, un quadro, un’opera di arteterapia, il riposo, la distrazione, immergersi nella natura, la cura per una pianta, la vista del cielo dal balcone. Piccole grandi cose che nutrono anche me stessa, allora sì che posso provare a utilizzare il mio canale creativo per sostenere l’altro.

Dietro come ogni cartolina che si rispetta c’è un messaggio per me:
“Quando con creatività un sogno diventa… Mestiere”.
La parola “quando” mi ricorda che sono in cammino, il percorso è sempre un divenire e mai un punto di arrivo. C’è un tempo in cui si possono realizzare le cose. La
“creatività” è la mia grande alleata, che mi ha aiutata anche a fare le scelte per me stessa e per il mio lavoro, che in questo caso ho chiamato “mestiere”. Sì, perchè la mia è una professione che si costruisce ogni giorno, come un manufatto, o meglio dire, un arte-fatto… Fatto ad arte. Ogni giorno innaffio con fiducia le mie scelte e le loro conseguenze, non sempre facili, ma mi sono allenata a “sentirmi” e così continuo la mia strada. Ogni giorno, cammino e creo la mia vita lavorativa e non solo, con gratitudine.

Coloriamo per la PACE

In questi giorni difficili in cui ascoltiamo le notizie relative al conflitto in Ucraina, sono tante le domande che sorgono dentro di noi. Ma quella che mi ha interrogata di più è stata: “Cosa possiamo fare da qui?”
Ed ecco la risposta che mi sono data: possiamo nutrire il senso di pace dentro di noi perché possa fiorire anche al di fuori.
Per questo ho pensato di proporre un laboratorio espressivo con l’approccio dell’arteterapia per COLORARE PER LA PACE, pensato per adulti e ragazzi.
Saremo guidati da una stimolazione iniziale e poi ci sarà un tempo per disegnare in maniera libera e un altro tempo per condividere a parole.
Allora ti aspetto mercoledì 16 marzo presso il Centro Auser in via S.Antonio 6 a Vaprio d’Adda alle 17.30.
Se li hai puoi anche portare i tuoi colori.
Se hai bisogno di portare i tuoi bambini scrivimi, possiamo pensare a qualcosa anche per loro.
Per maggiori informazioni scrivi a vianavisconti.arte@gmail.com

Lasciati brillare

Ecco qui il mandala del mese. Ogni mese, il primo del mese disegnerò un mandala che sarà la rappresentazione creativa del concetto su cui vorrei meditare e concentrarmi per i 30 giorni successivi. Lo regalo anche a te come spunto e se vuoi potrai raccontarmi cosa ti suggerisce.

Dicembre è per me: Lasciati brillare

Dicembre è arrivato e con lui la magia che ogni anno ci promette. Nonostante tutto.
Questo mese per me è un mese di scoperta dove potermi aprire e far emergere il mio potenziale, ecco perchè ho scelto questo titolo.

Ed ecco che il mio mandala è stato costruito a partire da due colori brillanti, tipici di questo periodo, l’oro e l’argento. Due colori forse inflazionati ma non per questo privi di fascino. Riflettono la luce e soprattutto brillano! Quello che mi ha colpito è stato il gesto successivo, quello di creare come dei raggi che uscissero verso l’esterno, forse per diffondere questa brillantezza. Infine ho sentito la necessità di aggiungere dei punti luminosi con il giallo, come una sorta di sentiero di pollicino che mi ha condotto, poi, verso il centro del mandala. Lì ho sentito il bisogno di mettere qualcosa di concreto e reale e così ho incollato una chiave. Mi ha stupito molto questo oggetto, ma ora quando lo guardo sono soddisfatta di questa chiave che è come se mi dicesse: “Apri!”. Mi risuona come un invito ad aprirmi e a farmi vedere, a lasciarmi brillare, appunto.

Ecco io questo mese lo vedo così, un mese che invita alla magia, alla luce, a tutto ciò che brilla e che a volte può sembrare pacchiano o esagerato, ma che credo che possa avere adesso un suo tempo, nell’ultimo mese dell’anno, quello più buio, ma anche quello nel quale poi, con il solstizio, la luce ricomincia a farsi spazioCome per magia!

Questa è la mia lettura di oggi che potrà essere arricchita dallo sguardo che osserva, aspetto volentieri un tuo feedback in proposito! Puoi commentare qua sotto o scrivermi una mail!

Buona magia e buon dicembre,
Viviana

Fai luce

Ecco qui il mandala del mese. Ogni mese, il primo del mese disegnerò un mandala che sarà la rappresentazione creativa del concetto su cui vorrei meditare e concentrarmi per i 30 giorni successivi. Lo regalo anche a te come spunto e se vuoi potrai raccontarmi cosa ti suggerisce.

Novembre è per me: Fai luce

Quale giorno migliore per creare un mandala come quello della vigilia di Ognissanti. Un momento di passaggio che si celebra in molte culture, con significati molto simili. In primis mi piace ricordare la sua origine celtica: Samhain, la festa che celebrava la fine dell’estate e l’arrivo del buio dell’inverno, festeggiato con fuochi e falò, che costruivano l’archetipo del Sole, della Luce, quindi della vita. Due opposti che dialogano fra loro incessantemente: la fine e l’inizio, il buio e la luce.

Ed ecco che il mio mandala è stato costruito a partire da un cartoncino nero. Il nero del buio, dell’inverno, ma anche della paura e delle emozioni più faticose che abbiamo vissuto in questi ultimi due anni.
Proprio da lì però possono emergere meglio i colori come il bianco e la foglia oro che ho voluto utilizzare. Colori che hanno bisogno del supporto giusto per farsi vedere ed essere apprezzati al meglio. Così come i semi nel caldo della terra aspettano il risveglio che sarà, o come il letargo degli animali: la natura ci insegna che c’è un tempo per stare fermi e accettare, che per me è stato, ora lo posso dire, un tempo fertile. Finalmente dopo il buio, il vuoto e la paura da cui necessariamente dobbiamo passare, inizio ad intravedere la luce. ed è per questo che oggi lo voglio ringraziare questo nero. Perchè mi permette di vedere altro, con occhi nuovi, riposati, distaccati, che solo ora possono cogliere il nuovo.

Ecco perciò che i nodi dello spago iniziano ad avere un senso: i legami che si rinnovano, il percorso che non è sempre chiaro ma che continua e ci porta verso la scoperta. Ci vuole fiducia, certo e la capacità di accettare e accogliere ciò che arriva, qualunque cosa sia. E’ come un presente che ciclicamente si ripete, insegnandoci quello che fisiologicamente siamo: esseri naturali che attraversano momenti bui e altri in cui possiamo scorgere la luce. Allora ci vogliono entrambi, perchè si possa proseguire nel nostro cammino come un’esperienza di evoluzione in cui imparare sempre qualcosa di nuovo.

A distanza di tempo, sento che il buio mi ha insegnato ad aprire la porta a tutto quello che c’è, senza distinzioni, e ad accettare ogni cosa così come si presenta. Credo che sia stato e sia ancora una grande lezione e perciò da un anno a questa parte celebro anche io questa festa, con attività creative che possano dialogare con la paura ma anche esorcizzarla. Conoscerla ed accettarla, ma anche riderci su, portare la luce dove c’è il buio.

Questa è la mia lettura di oggi che potrà essere arricchita dallo sguardo che osserva, aspetto volentieri un tuo feedback in proposito! Puoi commentare qua sotto o scrivermi una mail!

Buona festa di Samahain,
Viviana

Lascia scorrere

Ecco qui il mandala del mese. Ogni mese, il primo del mese disegnerò un mandala che sarà la rappresentazione creativa del concetto su cui vorrei meditare e concentrarmi per i 30 giorni successivi. Lo regalo anche a te come spunto e se vuoi potrai raccontarmi cosa ti suggerisce.

Ottobre è per me “LASCIA SCORRERE”.

Solitamente il cerchio del mandala lo disegno a mano libera, ma questa volta ho sentito la necessità di una forma più precisa, l’ho ascoltata e così ho utilizzato il bordo di un bicchiere. Oltretutto ho scelto una matita nera ad olio per il contorno, un segno che non si può cancellare e che permette un tratto scuro e maggiormente definito. Avevo il bisogno di un contenitore netto e sicuro che potesse accogliere un colore fluido come l’acquarello. Sono stati i colori a guidarmi questa volta e così ho assecondato la voglia di verde, con delle pennellate partendo dal basso e salendo verso l’alto con gli altri colori. Anche in questo mandala ho lasciato dello spazio vuoto. Inoltre ho lavorato su una carta leggera che ha accentuato le onde del colore grazie all’acqua che ha assorbito. Ho concluso con una forma aperta e bianca che mi ha ricordato un occhio. Allora ho voluto inserire lì un centro che potesse guidarmi nel mio operare.

Il mio mese di ottobre lo vedo un po’ così: sento la necessità di una struttura fissa che però non escluda la flessibilità tipica dell’acqua, che scorrendo sul foglio mi regala forme inaspettate. Anche questa volta ci sono opposti che si incontrano per far nascere un dialogo, una domanda o un possibile sentiero da percorrere. Il tutto sempre con uno sguardo che è presenza e consapevolezza, che non lascia che tutto questo fluire si disperda ma, invece, si pone come testimone che osserva silenzioso e fa tesoro di ciò che di volta in volta accade.

Questa è la mia lettura di oggi che potrà essere arricchita dallo sguardo che osserva, aspetto volentieri un tuo feedback in proposito! Puoi commentare qua sotto o scrivermi una mail!

Ti invito se vuoi a provare anche tu a creare il tuo mandala del mese!
Ogni mese ci sarà la possibilità di disegnare insieme, online comodamente a casa tua, il tuo mandala. Il prossimo sarà il 13 ottobre alle 20.30 su zoom. Ci sarai?

Se vuoi partecipare per inaugurare in modo creativo l’arrivo di ottobre prepara un foglio bianco e i colori che preferisci e scrivimi subito per prenotare il tuo posto!
Mercoledì 13 ottobre dalle 20.30 alle 21.30 disegniamo insieme il tuo mandala del mese di ottobre!
Scrivimi all’indirizzo vivianavisconti.arte@gmail.com per ricevere il link per collegarti.

Il vuoto e il nuovo

Ecco qui il mandala del mese. Ogni mese, il primo del mese disegnerò un mandala che sarà la rappresentazione creativa del concetto su cui vorrei meditare e concentrarmi per i 30 giorni successivi. Lo regalo anche a te come spunto e se vuoi potrai raccontarmi cosa ti suggerisce.

Settembre è per me “IL VUOTO E IL NUOVO”.

Dal vuoto al nuovo è quasi un gioco di parole, ma è così che spesso accade, gli opposti sono in realtà non-separati fra loro e l’uno chiama l’altro anche se quando stiamo vivendo una situazione difficile non riusciamo a vedere tanto in là.
Il vuoto perciò non è mai vuoto, è un terreno vivo che assorbe ciò che c’è e che aspetta di restituirlo con le sue prime gemme, è l’oscurità in cui puoi stare dentro per un po’, sentendo tue emozioni, accettandole e cullandole per quello che sono. Anche difficili. Perchè poi si sa, tutto torna. Torna e riparte da capo. Tutto finisce e rinasce. Sempre. In modi nuovi, talvolta inaspettati ed è questo che sorprende.

Questo mandala è nato molto velocemente, come se fosse già lì, pronto per essere espresso. E’ stato lì fermo per diverso tempo, un tempo in cui non ho preso in mano colori e pennelli. Il tempo dell’attesa e del vuoto necessario a lasciare spazio per qualcosa di nuovo. Ed ecco che poi arriva, con la sua forma rotonda, così famigliare e accogliente, ma non perfetta, così che possa essere di tutti e non creare aspettative di prestazione. Il cerchio ha permesso ad una linea curva di dividere lo spazio in due parti, una poi si è trasformata subito in una goccia colorata con i colori a olio. I colori a olio sono molto coprenti e non si fanno cancellare, lasciano una traccia evidente ma nello stesso tempo morbida perchè sono oleosi e danno un senso di … Vellutato. Dall’altra parte c’è invece la linea intrecciata della grafite che è un materiale decisamente più secco, sappiamo infatti che la punta della matita lascia un tratto più definito. Entrambe le parti però contengono spazi vuoti. Un vuoto che percepiamo grazie al colore bianco e al materiale della carta. Quindi un vuoto che in realtà possiede delle caratteristiche e racconta qualcosa di sè e della sua qualità. Ecco perchè questo mandala mi ha ricordato che non c’è separazione fra gli opposti, possiamo provare a separare con una linea o un tratto, ma in realtà tutte le parti dialogano l’una con l’altra e si richiamano, ognuna ha una sua importanza nella composizione e ognuna ha una sua dignità in quanto accostata all’altra. Una fa nascere l’altra in un movimento infinito. Ricorda un po’ il simbolo del Tao nelle filosofie orientali.
Non trovi?

Questa è la mia lettura di oggi che potrà essere arricchita dallo sguardo che osserva, aspetto volentieri un tuo feedback in proposito! Puoi commentare qua sotto o scrivermi una mail!

Ti invito se vuoi a provare anche tu a creare il tuo mandala del mese!
Ogni mese ci sarà la possibilità di disegnare insieme, online comodamente a casa tua, il tuo mandala. Il primo sarà il 14 settembre alle 20.30 su zoom. L’incontro è gratuito, ci sarai?

Se vuoi partecipare per inaugurare in modo creativo l’arrivo di settembre prepara un foglio bianco e i colori che preferisci e scrivimi subito per prenotare il tuo posto!
Martedì 14 settembre dalle 20.30 alle 21.30 disegniamo insieme il tuo mandala del mese!
Scrivimi all’indirizzo vivianavisconti.arte@gmail.com per ricevere il link per collegarti.

Il seme della fiducia

In questo mese di giugno vorrei coltivare la fiducia.
Per me la fiducia è uno stato di calma e di resa, che mi permette di abbandonare il controllo e…
Lasciare che sia.
Come un fiume che scorre o un seme che sotto la terra contiene già quello che sarà.

[Foto di Jonathan Borba da Pexels]

Che forma ha per te la fiducia? Di che colore te la immagini?
Per scoprirlo ti invito a seguire questa attivazione creativa per coltivare insieme a me questo sentimento così importante nella nostra vita, ora. Per cominciare questa estate con il giusto atteggiamento!

Esperienze… Creative!

Di questi tempi se c’è una cosa che ci è mancata è l’esperienza.
Esperienza deriva dal latino experientia(m) – da experiens, participio presente del verbo experiri, che significa provare, sperimentare.

Per me esperienza è innanzitutto il “FARE”: muovere le mani, sporcarsi, mettersi in gioco.

Il fare creativo in particolare, permette di contattare e far emergere parti di noi da ri-scoprire che possono aprirci a nuovi e inaspettati risultati o risposte, idee o intuizioni. Per questo mi piace dare maggior spazio alla creatività come modalità di trovare idee nuove che possano portare apprendimenti nuovi insieme al piacere della curiosità e della scoperta.

Eccomi allora a proporti alcune esperienze significative per risvegliare la tua creatività!

Esperienze creative online in occasione delle Settimane delle Artiterapie del Centro artiterapie di Lecco
Proposte flessibili e concordabili insieme! Per imparare a disegnare, colorare, esprimerti liberamente, da sol* o in piccolo gruppo, online o dal vivo, anche all’aperto. Tutto quello che vuoi… Fare.